Storia, cultura, tradizioni. E quel legame indissolubile con la terra ed il suo oro dorato: l’olio d’oliva.
“Città degli Ulivi” per eccellenza, Bitonto fonda la sua identità sull’olio extravergine d’oliva, la più importante risorsa economica del territorio, tanto da dare il nome di “Cima di Bitonto” alla cultivar locale, presente esclusivamente nel circondario bitontino.
Bitonto vanta una storia secolare. Negli anni di splendore romano, è stato centro nevralgico attraversato dalla via Traiana mentre, durante l’epopea dei Peuceti, ebbe rilevanza nel IV secolo a.C.. Protagonista anche in epoca medievale, fu saccheggiata dai Bizantini per poi rinascere nel secolo XI.
La storia di Bitonto si intreccia con la data del 26 maggio 1734: la città fu teatro di un’importante battaglia che mise fine alla dominazione austriaca in tutto il Mezzogiorno d’Italia.
Vera culla di storia e bellezza è il centro storico: un nucleo medievale a pianta trapezoidale, che si affaccia a sud sulla sponda del Parco Regionale Naturale di Lama Balice, una macchia mediterranea ove rivivere tracce della civiltà paleolitica e, grazie alla sua natura carsica, anche dell’epoca protostorica. Ad ovest, invece, ecco il Parco Nazionale dell’Alta Murgia: con la sua superficie complessiva di 68.077 ettari comprende ben tredici Comuni delle Province di Bari e Barletta-Andria-Trani, le Comunità montane della Murgia Nord Occidentale e della Murgia Sud Orientale. Il territorio del Parco è caratterizzato da una suggestiva successione di creste rocciose, doline, dolci colline, inghiottitoi, cavità carsiche, scarpate ripide, lame, estesi pascoli naturali e coltivi, boschi di quercia e di conifere, dove l’azione perenne della natura si mescola e convive con quella millenaria dell’uomo.
Nel centro storico trovano felice sistemazione alcune costruzioni rinascimentali e barocche, come ad esempio il palazzo Sylos Labini (del ‘400 con portale gotico – catalano e loggia con bassorilievi rinascimentali), il palazzo Regna e le residenze signorili dei Sylos Calò e Sylos Sersale, famiglie nobili della Bitonto che fu.
La Cattedrale di Bitonto è uno degli esempi più significativi dell’architettura religiosa in stile romanico pugliese: è dedicata alla Vergine e a S. Valentino, ed è datata tra il 1175 e il 1200. Pregevolissimi all’esterno la facciata con ricco protiro e rosone, e gli esaforati sui fianchi nord e sud dai capitelli a stampella scolpiti con decorazioni vegetali e animali secondo il codice del bestiario medievale. All’interno è conservato lo splendido ambone di Nicolaus sacerdor et magister. Sotto la navata centrale è allestito un suggestivo percorso di visita che documenta l’esistenza di un precedente edificio di culto adorno di affreschi e di mosaici, come quello raffigurante un grifo, visibile anche attraverso una botola al centro della navata della chiesa.
Bitonto vanta numerose chiese rurali medievali spesso con annessa torre. Interessante il patrimonio museale della città: il museo diocesano, il museo archeologico, il museo civico. Eccellenza tutta bitontina è la Galleria Nazionale “Girolamo e Rosaria Devanna”: è l’unica galleria nazionale d’arte di Puglia. Le opere provengono dalla collezione privata donata allo Stato Italiano nel 2004 dai collezionisti bitontini Girolamo e Rosaria Devanna, e raccoglie, nella cornice rinascimentale del Palazzo Sylos Calò, 229 dipinti e 108 disegni attribuiti ad importanti artisti italiani e stranieri – tra cui Tiziano, Giuseppe De Nittis, El Greco, Diego Velazquez – databili tra il XVI ed i primi del XX secolo. Nel Torrione Angioino, invece, è possibile visitare la Civica Galleria di Arte Contemporanea.
Una menzione esclusiva a parte merita il Teatro “Tommaso Traetta”: inaugurato nel 1838, primo teatro stabile dell’intera Terra di Bari ed oggi contenitore di una intensa attività culturale.
Nella bella stagione, invece, ad ospitare eventi culturali di ogni genere sono i Giardini Pensili, situati nel centro storico della città, con ingresso dalla Chiesa di San Francesco della Scarpa.
Gli appuntamenti religiosi più significati sono il 26 maggio, giorno della Festa Patronale in onore dell’Immacolata Concezione. In occasione delle celebrazioni, il corteo storico rivive la Battaglia di Bitonto tra spagnoli ed austriaci nel 1734.
Nella terza domenica di ottobre si festeggiano i SS. Medici Cosma e Damiano, di cui si custodiscono le reliquie nella basilica a loro intitolata. Moltissimi fedeli residenti nei centri vicini, ed anche in diverse zone del Sud Italia, partecipano alla processione, culmine della festa, “L’Intorciata”, dopo aver raggiunto Bitonto a piedi e baciando le statue dei Santi. Contemporaneamente ha luogo una fiera di prodotti tipici enogastronomici, come la focaccia e il sedano (“fecazze e äcce”).
Particolarmente sentiti a Bitonto sono i riti della Settimana Santa, soprattutto il rito dei “Sepolcri” (re sêbbùlche, in dialetto bitontino) il giovedì notte, e la suggestiva “Processione dei Misteri” del Venerdì Santo.